Refettorio

Refettorio 2Il Refettorio è una vasta sala lunga 34 m. e  larga 8 m., decorata da pitture murali monocrome realizzate tra il 1717 e il 1719 da Frate Joseph Martinez, oblato celestino, ed impreziosite da ricche decorazioni in stucco.

Con l’uso improprio,  fatto per più di un secolo dall’Istituto di Pena  come ambiente adibito a falegnameria, uno spesso strato di calce che doveva coprire un altrettanto  spesso strato di nero fumo, comprometteva la leggibilità dei dipinti. Il restauro ha permesso di recuperare sia le scene  all’interno delle cornici in stucco, sia la serie di telamoni collocati all’esterno di esse. Questi  ora sembrano sospesi nel vuoto ma   un tempo prendevano piede dai pregevoli arredi lignei.

I monocromi nelle due ampie lunette all’estremità della sala rappresentano le Nozze di Cana e l’Ultima Cena; negli ovali laterali sono visibili episodi del Vecchio Testamento e storie della vita di San Pietro Celestino, mentre in alto otto medaglioni incorniciano le figure simboliche delle virtù.

L’accesso al Refettorio è possibile tramite una scala monumentale composta da due gradinate simmetriche in pietra bianca della Majella. E’ stata costruita dopo il terremoto del 1706 per ovviare ad un dislivello di piano creatosi tra  l’ala est del Monastero e il Refettorio stesso. Sul fronte delle balaustre sono scolpiti lo stemma papale di Celestino V e quello dell’Ordine dei Celestini.