Chiesa

La chiesa settecentesca è caratterizzata dall’interessante facciata di gusto borrominiano  che richiama  il San Carlo alle QuattChiesa di Santo Spiritoro Fontane di Roma. L’interno,  luminoso e semplice, è a croce greca con cupola all’incrocio dei bracci che imposta su colonne di ordine corinzio. 
Il fronte  realizzato dalla felice combinazione della pietra calcarea di tipo compatto e di tipo breccioso viene attribuito al pescolano Donato Di Rocco.
All’interno  sono presenti due altari, sulla destra quello dedicato a San Benedetto e sulla sinistra quello dedicato a San Pietro Celestino, entrambi ornati da bellissimi marmi policromi.
Nell’abside  è  posizionato  l’imponente coro a due ordini di stalli, in noce e  preziosamente intagliati. Tradizionalmente attribuito a Ferdinando  Mosca, di recente è stato assegnato a Mastro Leonardo Marchione di Pacentro che nel 1722 stipula un contratto con l’Abate Generale dei Celestini.
Al centro dell’abside vi è una bella tela secentescaInterno della chiesa, particolare dopo il restauro di scuola napoletana, di grandi dimensioni, raffigurante la Discesa dello Spirito Santo, di cui esiste in Abruzzo un bozzetto di proprietà privata.
Nella controfacciata della chiesa è posizionata la monumentale  cantoria d’organo sostenuta da quattro pilastri, intagliata e scolpita da Giovan Battista Del Frate nel 1681 e dorata da Francesco Caldarella di Santo Stefano di Sessanio. Presenta un parapetto curvilineo con bellissimi bassorilievi che riproducono fogliame e fiori; al centro della balaustra, all’interno di un ovale è visibile lo stemma del Celestini e quello dell’Abate Generale. I dipinti che la ornano forniscono interessanti notizie per la ricostruzione delle vicende storiche dell’Abbazia, uno in particolare  ne propone una visione d’insieme
La cupola mostra la particolarità di non poggiare sul tamburo ma direttamente su quattro pennacchi. Al suo interno, in otto ovali, troviamo pitture monocrome con le immagini degli Abati che si sono succeduti nel corso dei secoli, in uno dei quali  è visibile la figura di Celestino V.